Il nuovo algoritmo di Facebook: come cambia la visibilità dei tuoi post

Amici di Facebook, udite udite, casa Zuckerberg annuncia un'importante modifica all'EdgeRank!

Come ben sappiamo, é inutile disperarsi di fronte al susseguirsi di modifiche e aggiornamenti del colosso social. Utile invece é conoscere il campo di battaglia e adeguarsi all'ambiente circostante. Come un animale digitale che esplora il proprio habitat, oltre ad informarsi sui cambiamenti avvenuti, chiunque abbia o gestisca una pagina su Facebook dovrebbe chiedersi: “Ho ripensato i contenuti pubblicati tenendo conto di questa modifica nell’algoritmo?”

Dunque la modifica in questione riguarda appunto l'EdgeRank, ovvero l'algoritmo che governa il flusso di notizie che ognuno di noi vede in homepage chiamato News Feed e inaugurato nel 2006.

A cosa serve questo algoritmo? Dal momento che in media ad ogni accesso potremmo potenzialmente essere raggiunti da 1.500 post di pagine e profili di amici, un algoritmo diventa fondamentale per estrarre le informazione più rilevanti in un mare di news. Ovvero cosa merita maggiore visibilità e cosa no.

Dalla sua creazione ad oggi, l'EdgeRank di Facebook si é basato su

  • affinity: il rapporto amicale tra chi pubblica e chi lege il post;

  • weight: le interazioni ricevute da un post;

  • time decay: priorità cronologica.

Il sistema da poco annunciato, introduce tre importanti novità:

  • story bumping che tiene in considerazione un evento importante che avete tralasciato durante l’ultimo accesso a Facebook e ve lo ripropone al vostro prossimo accesso indipendentemente dall’orario di quel contenuto. In pratica anche le storie più vecchie, che l’utente non avrebbe visualizzato se non fosse stato online all’atto della pubblicazione, risulteranno visibili se continuano a ricevere interazioni. Con questo meccanismo Facebook assicura la visualizzazione del 70% delle storie pubblicate (prima era solo il 57%) che si tradurrà anche in un aumento di like, commenti e condivisioni del 5% per i post degli amici e del 8% per quelli delle pagine;

  • last actor: é uno dei nuovi fattori che monitora la nostra attività sul social network di Mark Zuckerberg, dando importanza alle nostre ultime 50 interazioni in modo da privilegiare poi i contenuti provenienti dagli “attori” (amici o pagine) con i quali si è interagito più frequentemente nel recente passato;

  • chronological ordering: non ancora disponibile, questa funzione consentirà di veder disposti in ordine cronologico gli aggiornamenti di stato frequenti e successivi scritti dai nostri contatti più stretti (come ad esempio per commenti live ad un evento o ad una trasmissione televisiva).

In pratica sembra che Facebook abbia optato per rendere più visibili i risultati organici, non applicando l'algoritmo agli annunci pubblicitari, cercando di realizzare una News Feed personalizzata per ogni utente, come un quotidiano da sfogliare che riporta i contenuti più “adatti” ad ognuno di noi.

 

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