E-commerce: i 5 problemi più ricorrenti

Ovviamente il problema esistenziale (letteralmente) per un sito di e-commerce è la mancanza di vendite. Specialmente se il sito in questione genera un traffico elevato senza però convertire alcun utente in cliente.

Per questo motivo occorre individuare quegli elementi del sito che potrebbero avere un impatto negativo (o positivo se gestiti correttamente) sul tasso di conversione (che ci dice quante vendite riusciamo a fare rispetto al numero totale di visite al sito).

 

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Veniamo ai 5 errori


1- Non c'è coerenza tra le politiche di web marketing e l'e-commerce

Se i visitatori giungono al sito dopo aver cliccato su un annuncio, un post su un social o un link in un blog, devono poter trovare subito ciò che cercano. L'utente realmente interessato di solito arriva al sito per completare l'azione (acquisto): per questo motivo occorre che la pagina di destinazione abbia contenuti pertinenti e mirati rispetto alle fonti che l'hanno condotto alla pagina. Altrimenti si rischia di confondere ed irritare il potenziale cliente, che quindi abbandonerà l'acquisto e nel tempo perderà anche la fiducia. Inoltre per non vanificare l'azione a livello contenutistico occorre garantire l'usabilità del sito:una navigazione semplice e naturale, che faciliti l'interazione e si traduca infine in un più agevole accesso all’acquisto.


2- Nell'offerta manca una forte call to action

Se l’offerta non è abbastanza convincente da indurre i visitatori ad agire subito, questi abbandoneranno la pagina per trovare altrove ciò che stanno cercando. Occorre perciò fornire all'utente tutte le informazioni in modo chiaro e soprattutto veloce. Una tecnica utile a volte consiste nel creare un senso di urgenza, con un’offerta limitata nel tempo ed un scadenza incombente, in modo che  per i visitatori rifiutare l'affare equivalga a perdere un'occasione.


3- La landing page di destinazione è dispersiva

Il design della landing page influisce sul tasso di conversione. I consumatori infatti vanno guidati in modo chiaro e veloce al compimento dell'atto di acquisto. A questo scopo la landing page non deve risultare dispersiva ma focalizzare l'attenzione dell'utente sui contenuti chiave. In genere il percorso naturale degli occhi degli utenti disegna una “F”, per cui è necessario inserire gli elementi importanti (la call to action) in primo piano.


4- L'iter che porta all’acquisto è troppo lungo

Il tempo è oro soprattutto in rete: i consumatori che navigano in internet non vogliono perdere minuti preziosi e amano facili e veloci soluzioni ai loro problemi. Ad esempio qualsiasi modulo da compilare deve essere il più breve e user-friendly possibile, possibilmente con un controllo dei dati inseriti in tempo reale, in modo da evitare i frustranti messaggi di fallimento dell'invio.


5- Le pagine sono lente a caricarsi

Piuttosto che layout dal design impressionante ma dall'eccessivo tempo di caricamento delle pagine, bisogna preferire l'agilità delle stesse: nell'attesa che la vostra pagina si carichi, l'utente avrà sicuramente trovato una soluzione più rapida. Quindi la regola è essere semplici, veloci e intuitivi: meglio avere un design minimale (che può essere comunque di grande impatto) ma un sito veloce (fattore che in parte influisce anche il posizionamento delle pagine del sito sui motori di ricerca).

 

Benedetta Diottalevi – Social Media Executive

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